Aurora Bado, nuovo talento nella mezza mratona

Si corre forte nei Campionati Italiani di mezza maratona a Pisa, con il record personale per entrambi i vincitori che firmano risultati tra i migliori di sempre a livello nazionale. Nella gara femminile domina Sofiia Yaremchuk in 1h08:56 all’arrivo in piazza dei Miracoli per mettere a segno un nuovo progresso, togliendo tredici secondi al proprio limite di 1h09:09 stabilito a Praga all’inizio di aprile. La 28enne portacolori dell’Esercito diventa la terza italiana alltime, se si considerano i crono realizzati su percorso omologato per riconoscere i record, a meno di mezzo minuto dal primato di Nadia Ejjafini (1h08:27 nel 2011). Alle sue spalle brilla Anna Arnaudo con 1h11:39 nell’esordio sulla distanza dei 21,097 chilometri: è la migliore prestazione nazionale under 23 superata dopo vent’anni (1h12:30 di Anna Incerti il 29 settembre del 2002 a Udine) dalla non ancora 22enne cuneese del Battaglio Cus Torino, argento europeo di categoria sui 10.000 nella scorsa stagione. Sul terzo gradino del podio assoluto un’altra promessa, la ventenne ligure Aurora Bado (Freezone, FOTO d’archivio Grana/FIDAL) che in 1h12:03 demolisce di oltre quattro minuti il personale per conquistare pure l’argento Under 23, ma è notevole anche il quarto posto della coetanea Giulia Marangon (Atl. Vicentina) con 1h13:48.

Tra gli uomini sotto la Torre Pendente conquista il titolo Yohanes Chiappinelli, sempre più protagonista nell’attività su strada, con il tempo di 1h00:45 migliorando il suo primato di 1h01:14 ottenuto a Copenhagen a metà settembre. Per il 25enne senese dei Carabinieri, un crono che vale anche la quinta posizione nelle liste italiane di ogni epoca. Finisce secondo nella rassegna tricolore di fronte al pubblico della sua città Daniele Meucci (Esercito, 1h02:15) davanti al pugliese Pasquale Selvarolo (Fiamme Azzurre), classe ’99, sceso a 1h02:21 e al siciliano Giuseppe Gerratana (Aeronautica, 1h02:48 PB). Si prende il successo under 23 al maschile Marco Fontana Granotto (Atl. Insieme Verona, 1h04:29). A festeggiare tra gli juniores Stefano Cecere (Atl. Amatori Cisternino Ecolservizi, 1h06:36) e Greta Settino (Toscana Atl. Empoli Nissan, 1h189:50), ambedue già tricolori di categoria un mese fa sui 10 chilometri. Nei Societari di corsa si ripetono gli uomini dell’Atletica Casone Noceto, alla nona vittoria consecutiva, mentre lo scudetto femminile va al Gs Lammari.

DONNE – Un’altra prova di forza per Sofiia Yaremchuk. È il suo terzo titolo italiano, il secondo in questa stagione ma il primo nella mezza maratona, dopo aver confermato all’inizio di settembre il tricolore nei 10 chilometri. Trionfa in 1h08:56 con un altro passo avanti cronometrico, rispetto al già eccellente tempo di 1h09:09 siglato in primavera, e taglia il traguardo davanti a tutte, battendo anche le atlete africane in gara per i Societari: a quasi un minuto la keniana Veronicah Njeri Maina (Gs Il Fiorino, 1h09:44) che precede l’etiope Addisalem Belay Tegegn (Atl. Saluzzo, 1h10:13). La sua storia è nota: di origine ucraina, si è trasferita nel 2016 a Roma dove è allenata da Fabio Martelli e ha ricevuto la cittadinanza italiana alla fine del 2020 per poi entrare nel centro sportivo dell’Esercito. “Non credevo di fare il personale – esclama – e sono davvero soddisfatta. Adesso punto alla maratona, il 30 ottobre a Francoforte”. Con l’intenzione anche lì di riscrivere il personale di 2h29:12 timbrato nell’esordio della passata stagione vincendo a Venezia. Da otto anni un’italiana non correva così veloce, dai Mondiali di Copenhagen nel 2014 con 1h08:55 per Valeria Straneo che è la seconda azzurra di sempre su un percorso omologato per i record (1h08:48 nel 2012). Ma è una splendida gara a Pisa anche per le giovani emergenti. Non poteva vivere un debutto più bello Anna Arnaudo: crolla la migliore prestazione italiana under 23 che resisteva da vent’anni, frantumata di quasi un minuto con 1h11:39. Un talento pienamente recuperato dopo le difficoltà della stagione estiva che l’hanno costretta a rinunciare agli Europei di Monaco: “Il merito è di chi mi ha aiutato, come il coach Gianni Crepaldi, e ora spero di far bene anche all’Eurocross nel mio Piemonte”, racconta la cuneese di Borgo San Dalmazzo che vive e studia a Torino, dove si è laureata con lode in ingegneria informatica, e che a maggio aveva già centrato la MPI U23 nei 10.000 su pista, migliorata in quel caso dopo 33 anni con 32:09.54. Scende sotto al precedente limite di categoria in 1h12:03 anche Aurora Bado, imperiese classe 2002 e figlia d’arte: buon sangue non mente perché la mamma è Ornella Ferrara, bronzo mondiale di maratona a Goteborg nel 1995. Dopo un avvio troppo veloce, si ferma invece Rebecca Lonedo (Fiamme Oro) al 17esimo chilometro. Quarta assoluta e terza delle promesse l’altra ventenne Giulia Marangon (Atl. Vicentina), 1h13:48 alla prima esperienza sulla distanza, seguita dalla siciliana Alessia Tuccitto (Gs Lammari, 1h14:52), poi Alice Franceschini (Atl. Spezia Duferco, 1h17:04), la tricolore U23 uscente Sara Nestola (Calcestruzzi Corradini Excelsior Rubiera, 1h17:05), Lorenza Beccaria (Atl. Saluzzo, 1h17:07), Barbara Bressi (Gs Self Atl. Montanari & Gruzza Reggio Emilia, 1h17:33) e Raimonda Nieddu (Gs Lammari, 1h18:03). Undici secondi separano la campionessa under 20 Greta Settino (Toscana Atl. Empoli Nissan, 1h18:50) dalla più vicina delle avversarie, Rebecca Volpe (Elite Giovani Atleti Bari, 1h19:01), con il terzo posto juniores per Annamaria Gozzano (Atl. Vercelli 78) in 1h25:24.

UOMINI – Entra in una nuova dimensione Yohanes Chiappinelli. Il presente (e futuro) del carabiniere senese viaggia su strada, dopo tante soddisfazioni raccolte in pista nei 3000 siepi: bronzo europeo di Berlino nel 2018, ma anche due titoli continentali giovanili, juniores nel 2015 e under 23 due anni più tardi. Da qualche mese ha scelto di allungare ed ecco i frutti del lavoro svolto sotto la guida tecnica di Giuseppe Giambrone: a tre settimane dal personale di 1h01:14 a Copenhagen, quasi mezzo minuto in meno con 1h00:45 per inserirsi ormai ai piani alti delle graduatorie alltime, quinto azzurro di sempre. Sul traguardo è secondo, nella scia del keniano Bernard Musau Wambua (Atl. Winner Foligno, 1h00:41) per cogliere il secondo tricolore assoluto della carriera, che si aggiunge a quello del cross nel 2018. A proposito: “Il mirino è sugli Europei di campestre dell’11 dicembre a Venaria Reale, poi farò il debutto in maratona. Qui intanto ho raggiunto i due obiettivi che avevo: vincere il titolo e correre sotto i 61 minuti”. Nella sua Pisa è autore di una buona prova Daniele Meucci, secondo tra gli italiani in 1h02:15 nel cammino di preparazione alla prossima maratona di New York. E subito dietro si fa notare Pasquale Selvarolo con un progresso di oltre un minuto (1h02:21) per il pugliese di Andria, 23 anni da compiere. Crescono anche Giuseppe Gerratana, fino al crono di 1h02:48 che rappresenta un miglioramento ancora più ampio, e il 24enne lombardo Ademe Cuneo (Caivano Runners, 1h03:07), quindi arrivano Badr Jaafari (Atl. Casone Noceto, 1h03:25), Omar Bouamer (Gp Parco Alpi Apuane) e Daniele D’Onofrio (Fiamme Oro) entrambi in 1h04:04, Stefano La Rosa (Carabinieri, 1h04:16) e Michele Fontana (Aeronautica, 1h04:18), mentre non è partito il campione uscente Iliass Aouani (Fiamme Azzurre) per una bronchite emersa negli ultimi giorni. Sul podio under 23 insieme al tricolore promesse Marco Fontana Granotto (Atl. Insieme Verona, 1h04:29) salgono Riccardo Brighi (Atl. Mds Panariagroup Sassuolo, 1h05:47) e Riccardo Martellato (Assindustria Sport Padova, 1h06:10), in quello juniores al fianco del tricolore Stefano Cecere (Atl. Amatori Cisternino Ecolservizi, 1h06:36) trovano spazio Giuseppe Scianna (Sicilia Running Team, 1h09:23) e Mattia Marazzoli (Calcestruzzi Corradini Excelsior Rubiera, 1h11:40). In tutto alla Pisa Half Marathon sono oltre 1300 gli atleti classificati.

da fidal.it

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