Cross: Chiara Spagnoli Guida la Delegazione Lombarda sotto la Pioggia di Elgoibar

Nel 75° Cross Juan Muguerza, tradizionale appuntamento a Elgoibar (Spagna) inserito nel massimo circuito mondiale IAAF, si fanno valere quattro ragazzi lombardi in gara attraverso una delegazione del College del Mezzofondo (comprendenti due attuali studenti ma anche ex studenti), la virtuosa iniziativa nata grazie all’Università dell’Insubria di Varese in collaborazione con la Federazione Italiana di Atletica Leggera

La prova Seniores femminile (7,621 km), sotto la pioggia battente e su un percorso piuttosto pesante, vede piazzarsi in un eccellente al 14° posto Chiara Spagnoli (Atl. Brescia 1950) che nella rassegna continentale sui prati a Samorin è stata 27esima e migliore azzurra tra le under 23 e che in pista lo scorso anno conquistò il titolo italiano Promesse dei 5000 metri: l’atleta bresciana di Artogne, studentessa in Scienze Motorie a Varese e allenata da Silvano Danzi, ha così festeggiato al meglio i 22 anni compiuti venerdì. Ilaria Dal Magro (Atl. Lecco Colombo Costruzioni), laureata a pieni voti in Fisioterapia nel 2016 a Varese, è 17esima in 31:39. A rendere l’idea del livello della prova è il nome della vincitrice: l’oro olimpico e primatista mondiale dei 3000 siepi Ruth Jebet (Bahrain) in 27:15. Il College schiera anche due atleti impegnati nella gara maschile: il non ancora ventenne Ademe Cuneo (Atl. Cento Torri Pavia), a sua volta azzurrino agli Europei di cross e oggi 49° in 40:18 sui 10,796 km, e Gianluca Bello (CUS Insubria Eolo), 50° in 40:21. Vittoria a livello assoluto tra gli uomini per l’etiope Selemon Barega (33:54). In evidenza anche l’azzurrino Pietro Arese (SAF Atletica Piemonte), aggregato al gruppo del College del Mezzofondo, che finisce secondo tra gli under 20 al maschile.

L’Università dell’Insubria, attraverso il capodelegazione Emanuele Calveri, ha consegnato prima della competizione una cravatta con il simbolo dell’ateneo al sindaco di Elgoibar e alla società organizzatrice come ringraziamento per l’esperienza vissuta.

da fidal-lombardia.it

Cosa ne pensi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

*